Con un Decreto Ministeriale decisivo, finalmente anche le Accademie di Belle Arti aprono le porte ai corsi di Dottorato: sono centinaia le borse di studio in tutti gli istituti d’Italia. Le tematiche di ricerca principali? Nuove tecnologie, la collaborazione con le imprese culturali e la sostenibilità ambientale.
Finalmente, grazie a un Decreto Ministeriale di portata storica, d’ora in poi anche presso le Accademie di Belle Arti (nonché tutti gli istituti AFAM, ovvero di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica), sarà possibile conseguire un Dottorato di Ricerca.
Attesa da decenni, questa rivoluzione porterà all’attivazione, nel prossimo anno accademico, di percorsi di terzo livello che uniranno teoria e pratica del fare artistico come mai prima d’ora, mettendo a disposizione centinaia di nuove borse di studio per i giovani laureati. Ma quali sono i corsi offerti dai principali istituti italiani, e le tematiche di ricerca più gettonate?
DA VENEZIA A NAPOLI: I DOTTORATI DELLE ACCADEMIE DI BELLE ARTI
Nel complesso, la maggior parte delle Accademie punta sull’innovazione, sulle nuove tecnologie e sul dialogo con le imprese. È il caso dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, il cui corso OPENSPACE – Intersezioni multimediali fra arti visive e digitali con le produzioni imprenditoriali, le ricerche scientifiche e culturali contemporanee, “ci permette di approfondire sia un percorso legato al rapporto con l’impresa”, sottolinea il direttore Riccardo Caldura, “sia un progetto di ricerca sul rapporto tra arte e scienza, relativamente alle modalità di visualizzazioni dei dati scientifici”. A disposizione quattro borse di studio finanziate e altre due non finanziate (scadenza candidature 5 settembre 2024).
È un maxi concorso, invece, quello indetto dall’Accademia di Belle Arti di Napoli, che con il Dottorato in Visual Arts, Performing Arts, New Media, New Technologies, Music and Cultural Heritage (in collaborazione con più di 20 istituzioni italiane, tra Accademie e Conservatori di tutto il territorio) offre ben 58 borse suddivise in vari curricula, dalle arti performative al cinema, passando per la legislazione dei beni culturali e le nuove tecnologie. Per candidarsi c’è tempo fino al 5 settembre 2024.
L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI ROMA E L’ACCADEMIA ALBERTINA DI TORINO
L’Accademia di Belle Arti di Roma, invece, scommette sul dialogo con le imprese, preparandosi a erogare 8 borse di studio, di cui 4 cofinanziate e vincolate da un progetto di ricerca specifico in aziende attive in ambito culturale.
Guarda alla ricerca nel campo delle nuove tecnologie anche l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, che con il corso di Dottorato in Nuovi Media e Pratiche Critico-Curatoriali della Creazione Contemporanea offre undici borse di studio volte a finanziare delle ricerche orientate alla pratica e allo sviluppo di visioni alternative e radicali per ripensare il nostro presente. In entrambi i casi, le iscrizioni terminano il 2 settembre 2024.
L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BOLOGNA E L’ACCADEMIA DI BRERA
Attivando tre corsi, ognuno con due borse di studio, l’Accademia di Belle Arti di Bologna si concentra su alcuni dei temi più urgenti della nostra contemporaneità (termine per le candidature fissato al 7 settembre): da un lato, il Dottorato in Arte, Educazione e Multimedialità propone un approccio innovativo alle metodologie educative in ambito artistico e museale, mentre La salvaguardia del Patrimonio culturale nell’era della transizione ecologica: materiali e metodologie innovative per un restauro sostenibile punta a indagare il tema della sostenibilità ambientale, protagonista anche del corso di Linguaggi, materiali, processi e sostenibilità nella produzione artistica contemporanea.
Sono infine tre le borse messe a disposizione dall’Accademia di Brera con il corso in Tecniche e strumenti per lo studio, la produzione, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali. Le iscrizioni, in questo caso, si chiudono il 29 agosto 2024.
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